NUOVA AZIONE DI CASAPOUND: BABBI NATALE MORTI SIMBOLO DEL POPOLO STROZZATO DALLA CRISIUn Babbo Natale steso a terra, morto, posto al centro di una finta “scena del crimine”, con tanto di nastro segnaletico e sagoma disegnata a terra col gesso. E’ questo lo scenario dell’ultima azione di protesta simbolica messa in atto nella notte dai militanti di Casapound Italia in diverse città d’Italia. Attorno al Santa Claus assassinato sono stati disposti cartoncini con l’indicazione delle diverse “armi del delitto” con cui il sistema politico-bancario sta uccidendo il popolo italiano: affitti, caro vita, flessibilità, mutui, pensioni povere, precariato, retribuzioni basse.La protesta, che ha coinvolto centinaia di militanti di Casapound in tutta Italia, ha toccato circa quaranta città città tra cui: Roma, Milano, Bologna, Verona, Genova, Bolzano, Bari, Todi, Firenze, Torino, Sassari e molte altre. “Scopo della protesta è quello di rompere la retorica natalizia del “tutto va bene” – spiega Gianluca Iannone, responsabile nazionale di Casapound Italia – In una fase in cui si dispensano ipocritamente “consigli per gli acquisiti” di ogni genere e fattura, in un trionfo di quel regno della merce e del consumo che proprio in queste settimane entra in una crisi forse irreversibile, abbiamo simbolicamente mostrato l’immagine choc di un Babbo Natale cadavere proprio per sensibilizzare sul momento drammatico che sta vivendo il nostro popolo.Siamo stufi – continua Iannone – di leggere ovunque che ‘a Natale siamo tutti più buoni e che tutto va bene’. Non ci sembra, infatti, che in questo periodo banchieri e palazzinari siano diventati più ‘buoni’ ed i festeggiamenti stessi saranno soltanto un miraggio per migliaia di famiglie, di lavoratori e di pensionati sempre più stretti nella morsa della crisi provocata da un sistema manovrato dai soliti speculatori. Inoltre, proprio in questo momento economicamente difficile si stanno anzi chiedendo sacrifici solo e soltanto ai semplici cittadini. E questo – conclude il responsabile di Casapound Italia – è per noi intollerabile”.
venerdì 19 dicembre 2008
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