BENVENUTI

Porgo un benvenuto a chiunque passi per questa stazione nella giungla delle autostrade mediatiche.Chiunque è il benvenuto, chiunque può e deve lasciare commenti, chiunque può suggerirmi vignette a tema. Chiunque si accorgerà che la satira politica non è solo a sinistra, ma trova grande critica e conferma soprattutto a destra. Chiunque capirà che qui c'è libertà e che io ,spero, ho imparato dai maestri della sinistra.

"Questa casa è aperta agli amici, al sole , al vento" -Platone-

PIAZZA NAVONA

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La rivolta degli universitari è in mano a .....

venerdì 29 agosto 2008

Ancora Intercettazioni ancora ipocrisia

Appena esce il sacrosanto diritto del pennivendolo del sistematico "sputtanamento" mediatico delle quattro chiacchere coll'amico arriva subito la dura condanna di chi campa sulle chiacchere.
Allora mi chiedo per noi comuni mortali, vittime plebee delle caste aristocratiche e borghesi dei colli alti,allora dico:
"Fateci sollazzare anche a noi con le nostre misere chiacchere gossippiane.
Fateci capire come dovremmo fare per arrivare a fine mese, noi bipedi popolari Nonpensanti, schiavi della vostra ipocrisia affarista, allora fateci partecipi dei vostri intrallazzi, fateci sognare un po anche a noi. Invece......arrivano i soliti salamelecchi SOLIDALI, di chi prima si scannava per queste cose ed ora invece li ACCOMUNA."
Ecco alcune dichiarazioni del PDL in solidarietà a chi c'ha affossato schiacciato il capo al suolo per mero affarismo Rosso.

Berlusconi: solidarietà a Prodi, intervenga il Parlamento.
Berlusconi: «La pubblicazione di intercettazioni telefoniche riguardanti Romano Prodi, a cui va la mia assoluta solidarietà, non è che l'ennesima ripetizione di un copione già visto. È grave che ciò accada e il Parlamento deve sollecitamente intervenire per evitare il perpetuarsi di tali abusi che tanto profondamenteincidono sulla vita dei cittadini e sulle libertà fondamentali»
La Russa: «Se le colpe di Prodi fossero queste...»
La Russa:«Se le colpe che gli italiani attribuiscono a Prodi fossero quelle di aver fatto anche lui qualche raccomandazione, posso assicurare che oggi sarebbe ancora presidente del Consiglio»
Cicchitto: «Ancora in tempo per fare una legge». «Siamo sempre in tempo per varare una legge che blocchi realmente questo gioco al massacro»«Francamente - prosegue l'esponente del Pdl - diamo alla pubblicazione di queste intercettazioni telefoniche di Romano Prodi lo stesso valore del tutto negativo che abbiamo dato quando sono state pubblicate le intercettazioni di altri esponenti politici di opposto segno. Esse mettono in evidenza un unico dato, e cioè che rispetto alla quotidianità della gestione politica ed amministrativa nessuno può dare lezioni ed impancarsi a maestro». «Certamente - conclude Cicchitto - non potranno alzare la voce quei farisei che su alcune intercettazioni di colloqui telefonici hanno imbastito attacchi politici ed un autentico linciaggio in sede Rai con procedure medioevali di scientifica distruzione della privacy».

Prodi. L'ex premier si è detto invece contrario a una legge sulle intercettazioni che limiti i poteri di indagine attribuiti ai magistrati, «nessuna contrarietà» a che «tutte le mie telefonate siano rese pubbliche», ha detto Prodi.

fonte Il Messaggero.

CHE IPOCRITI!

domenica 3 agosto 2008

STRAGE DI BOLOGNA - IANNONE : IL GOVERNO SI ADOPERI PER FAR RIAPRIRE IL PROCESSO

“A 28 anni dalla più efferata strage compiuta sul suolo italiano, 85 vittime, centinaia di familiari, centinaia di ragazzi colpiti dalla repressione per l’unica colpa di far politica, tre innocenti ingiustamente condannati, uno dei quali tutt’ora detenuto nel carcere romano di Rebibbia, aspettano ancora la verità che indichi esecutori e mandanti”.

A dichiararlo è Gianluca Iannone, presidente di Casa Pound Italia e portavoce delle OSA – Occupazioni a Scopo Abitativo – in occasione del ventottesimo anniversario della strage di Bologna. “Le dichiarazioni di innocenza non si contano più e coprono l’intero arco costituzionale. Personaggi autorevoli nel mondo della politica, della magistratura, del giornalismo di inchiesta, hanno avanzato dubbi più che fondati su una sentenza dal chiaro sapore di copertura”.

Continua Iannone ricordando che “ogni anno nuove dichiarazioni, siano esse ascrivibili a terroristi internazionali quanto ad ex alte cariche istituzionali dello Stato, aprono piste diverse e, certamente, tutte più credibili di quella descritta nella vergognosa sentenza di condanna”. Conclude Iannone “sfido chiunque a trovare qualcuno che sia disposto ad affrontare un pubblico dibattito sostenendo le ragioni della colpevolezza dei tre condannati; sfido chiunque ad individuare qualcuno che, pubblicamente, motivi le ragioni per le quali Luigi Ciavardini debba, nel 2008, essere detenuto per un reato che, agli occhi di tutti, ha il chiaro sapore della ragion di stato